Olimpia Camposampiero Vs Rodigina

Partita bruttissima da vivere in campo e da vedere fuori. Squadra ospite che si presenta in 6 persone per essere raggiunta solo a metà partita da un settimo giocatore.
I padroni di casa stentano a prendere il largo con il gioco in velocità tanto cercato ma raramente trovato.
La seconda metà partita vede i padroni di casa più determinati in attacco ed infatti riescono a portarsi anche sul +17 (57-40), per rallentare vistosamente nel finale.
Punti importanti per il camposampiero che comincia la seconda fase con una vittoria che da morale, avendo battuto la prima della classe anche se in versione rimaneggiata.
Brutto spettacolo tra i giocatori in campo, 29 i falli fischiati ai padroni di casa contro solo i 22 degli ospiti. Ospiti che parlano e si lamentano in continuazione con gli avversari e con gli arbitri anche nel momento in cui avevano fischi a loro favore. Si è vista tra l'altro una completa mancanza di sportività nell'evitare alcuni saluti a fine partita e addirittura insulti di giocatori ospiti ad indirizzo dell'allenatore di casa Carraro. Si spera che al ritorno (tra sole 2 settimane) la situazione sia più tranquilla e che gli arbitri siano in grado di tenere al partita sotto controllo.

di kosmazec
ARBITRI: D'Avanzo di Albignasego e Donola di Cervarese Santa Croce

«Chiariamo subito che la sconfitta ci stava. Ma con quello che s'è visto in campo viene voglia di mollare tutto e andare a pesca». Mario Quaglio non cerca scuse per la gara persa a Camposampiero, ma - dice l'allenatore della Tecnofluid - «in tanti anni di pallacanestro non avevo mai visto niente del genere. Aver giocato con solo due cambi a disposizione e con la mente distratta da altre circostanze (l'assenza di Matteo Donà, ndr), non spiega nulla: stavolta siamo stati trattati in maniera indegna, abbiamo subito colpi proibiti e provocazioni per tutta la gara, senza che gli arbitri intervenissero mai a nostro favore. Anzi - continua Quaglio - alla minima protesta ci fischiavano contro». La Tecnofluid è rimasta aggrappata alla gara nel primo quarto, poi nel secondo semitempo i tiri dalla distanza di Brasolin e Zago non sono bastati a ridurre lo svantaggio. Nel terzo quarto la difesa gialloblù ha traballato, e così i padroni di casa hanno allungato ulteriormente (+14). «Negli ultimi 10' - racconta Mario Quaglio - è successo di tutto. Abbiamo rimontato fino a -6. Poi il cronometro è stato azzerato per ben due volte, e il tempo residuo è stato lasciato alla discrezione degli arbitri: avremo perso almeno 1' di gioco, e quando la cosa s'è ripetuta, l'unica cosa che hanno fatto gli arbitri è stata fischiare un fallo tecnico a Brasolin, che passava lì vicino. Si può anche perdere - conclude Quaglio - ma non in questo modo».

da www.gazzettino.it

di PDBE